Due squilibri (rappresentati come frecce) possono avere la stessa entità, ma trovarsi precisamente a 180° l’uno dall’altro.
Questa distribuzione dello squilibrio non può essere stabilito tramite l’oscillazione, in quanto il rotore fermo non assume sempre la medesima posizione.
Il rotore che gira provoca uno sfarfallamento attorno al proprio asse verticale (ortogonale all’asse di rotazione), perché i due squilibri creano una coppia. Di conseguenza questo tipo di distribuzione dello squilibrio viene chiamato squilibrio di coppia.
Per la correzione dello squilibrio di coppia occorre una “controcoppia”, cioè due squilibri di correzione della stessa entità, applicati su entrambi i piani di correzione tuttavia sfasati di 180°. Lo squilibrio di coppia va considerato soprattutto in caso di rotori lunghi cilindrici. Per la sua equilibratura sono indicate le equilibratrici orizzontali.